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Venti anni al volante. Direttore marketing per la Bmw Italia, per la Fiat in Portogallo e in Svizzera, diventa direttore generale della Volvo Trucks e della concessionaria Chrysler Autogepy. Poi stop. Nel 2007 Basilio Velleca, 47 anni, decide di lasciare i comandi, «quando la società Ipm che opera nel settore automotive mi ha chiesto di fare il consulente ho accettato perché potevo sfruttare la mia esperienza pluriennale e il mio network, ma soprattutto essere imprenditore di me stesso», racconta Velleca che con Ipm ha appena gestito il lancio del nuovo brand First class della Volkswagen group Italia. Per Velleca scegliere di non essere più un dipendente è una questione di attitudine «la sfida è crescere, inventarsi, percepire per primi le nuove esigenze e saperle soddisfare», racconta, consapevole di avere una marcia in più: «Come manager ho gestito centinaia di consulenti, quindi so cosa ci si aspetta dal loro lavoro e ora, che sono dall'altra parte della scrivania, mi muovo con questa consapevolezza, che è un vantaggio».
Il richiamo dell'azienda? «Ogni tanto c'è, ma hai meno possibilità di confrontarti e verificare le tue abilità, insomma meno soddisfazioni». Valeria Toia, 47 anni, è una Hr consultant e si occupa di sviluppo e gestione delle risorse umane, come quando era un dirigente. Ma nel 2001, dopo otto anni alla Techint e la nascita del secondo figlio, Valeria decide di fare il salto della barricata. «Quando lavori in azienda hai un ruolo ben definito, fai progetti a lungo termine. Quando sei consulente invece diventi più flessibile e sei autonoma». Toia oggi si occupa di innovazione e creazione di valore, dalla formazione manageriale al coaching individuale e di gruppo. Prepara i futuri manager, che un giorno forse faranno, come lei, consulenti. (A. Dem.)